Dopo i primi due romanzi, rileggere a distanza di tempo Ciò che inferno non è… non è stato semplice, lo ammetto; rispetto ai suoi predecessori, la prosa e l’impronta stilistica di Alessandro D’Avenia è bella tosta, la storia è bella tosta, ma tosta tosta. Io, prima di leggere questo libro la prima volta nel 2014, non sapevo nemmeno chi fosse Don Pino Puglisi. Grazie al Prof. D’Avenia, ho avuto il grande privilegio di far entrare nel mio cuore questa grandissima, bravissima persona che in tutto ciò che faceva ci metteva il cuore. Non è un libro semplice da leggere, a volte capita che bisogna tornare indietro e rileggere più attentamente un paragrafo prima di passare a quello successivo, parla di mafia, della costante e instancabile lotta tra Bene e Male nel pericoloso quartiere Brancaccio di Palermo, ma è uno di quei libri che bisognerebbe leggere almeno una volta nella vita, e magari rileggere a distanza di tempo, non solo per comprenderlo e apprezzarlo ancora e ancora di più, ma anche per deliziarsi della delicatezza e dell’eleganza con cui questo autore maneggia le parole che fanno riflettere tantissimo regalandoci tante ma tante emozioni che fanno commuovere. 🤍✨🤍
Ciò che inferno non è
Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l'estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra "3P", il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. È l'intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, 'u Turco, Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa. Alessandro D'Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino.
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2016
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Amanda 07 agosto 2025Non si può non leggerlo
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Franco 16 luglio 2025Da leggere almeno una volta nella vita
Un romanzo che parla di speranza e di scelte. Dovrebbe essere inserito nel programma di qualunque scuola superiore
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Alessia 30 marzo 2025Un autore: una garanzia
D'Avenia è uno scrittore che non si smentisce mai: l'ho scoperto alle medie e adesso che vado all'università rimane uno dei miei autori preferiti.
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