Confessioni di un povero imbecille
Si tratta di un concept album basato sul racconto di Gianluca Morozzi “Despero”, una storia di rock e d’amore, di speranze infrante e realizzate. Gli Avvoltoi danno una vita a questo romanzo, analizzandolo in chiave del tutto personale, come ormai ci hanno abituato sin dal lontano esordio, quando, nella metà degli anni ’80, si misero in testa di far rinascere il Beat Italiano.
Col tempo sono cresciuti, attraversando varie fasi, fino ad avere un suono inconfondibile e caratteristico, come unici sono il loro concerti. Il disco segue in maniera spontanea i criteri di un concept album, dove il gruppo elabora e personalizza i temi proposti nel romanzo. Le sonorità hanno un filo logico e un clima denso di melodie a volte sognanti, a volte più ruvide, senza perdere la consueta energia e i riferimenti a certe sonorità degli anni ’70, che gli Avvoltoi ci avevano fatto intravedere nel precedente lavoro “Amagama” [Go Down Records 2014]. Quando si parla di Avvoltoi risulta difficile l’accostamento ad un genere musicale preciso, sicuramente con questo lavoro lo sarà ancor di più: sonorità Hammond, una compatta base ritmica, una chitarra speciale e una inconfondibile voce, questi sono gli ingredienti di un disco che vi stupirà ancora una volta.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it