Non sono riuscita a finirlo, non mi sono appassionata alla storia né ai personaggi. Molto carina l'ambientazione ma qualcosa non faceva per me in questo romanzo.
La controra del Barolo
Torna l'indimenticabile commissario creato dall'autore rivelazione della crime fiction italiana, con la sua umanità ruvida, il suo sarcasmo, la sua goffaggine, i silenzi impenetrabili, l'amore per il bere e il mangiare. Torna con un'altra storia che è una nuova partita a scacchi con il destino, dove il sangue, che è sacro ed è vita, diventa pasto per acquietare lo spirito del male.
«Ha già un piano, commissario?»«Certo.»«E da dove iniziamo?»«Dalle ostriche, Raviola. Una dozzina a testa e una bottiglia di Chablis, e vedrà che il resto sarà una semplice naturale conseguenza.»
«È curioso, infine, come la letteratura di genere possa essere un approdo che crea nuove scintille negli autori, non solo in senso commerciale, ma anche poetico. Vale anche per Tosco, il cui percorso è iniziato con un libro apocalittico dal tema ambientale come Aspettando i naufraghi e che con Il Pinguino trova un altro passo, gioioso e brillante.» - Alessandro Beretta, La Lettura
"Un morto, commissario. Si sono rubati un morto." Non c'è pace per Gualtiero Bova, che tutti chiamano il Pinguino e, come ogni pinguino che si rispetti, prova a godersi in tranquillità salvifiche nuotate solitarie nei fiumi del basso Piemonte, dopo che un trasferimento l'ha privato del suo mar Ligure. Una telefonata, il furto di un cadavere da un cimitero annunciato da un prete, ed ecco che quell'autunno che ha fretta di farsi inverno precipita in un abisso di orrore. E la Provincia Granda, profonda, in apparenza immobile, diventa il palcoscenico irreale in cui si muovono apostoli di antichi rituali, improbabili cacciatori di demoni, torturatori sui generis, killer implacabili. Il Pinguino, insieme alla fedele bassotta Gilda e a una stramba squadra di poliziotti, si ritrova per le mani un caso intricato che lo porterà a scontrarsi con una rete di pericolosi criminali, entrando in contatto con le parti più oscure e meschine dell'animo umano.
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Violet74 13 luglio 2025Non fa per me
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Baghy 22 marzo 2025Orso e Pinguino entrambi da applausi
Eccone un altro da odiare profondamente. Gli daresti una martellata su entrambi gli alluci per quanto è bravo. La Controra del Barolo è un giallo semplice e avvincente. I personaggi sono talmente grotteschi che si abbinano perfettamente allo stile dell’autore. O forse è il contrario. Sta di fatto che il Pinguino, con la sua Gilda gildina, insieme al resto di quello strambo commissariato disperso nelle Langhe, ti coinvolgono dall’inizio alla fine in un caso per certi versi d’attualità e drammatico. Che quasi ci si sente in colpa a essere così divertiti per la caratterizzazione dei protagonisti e per la scrittura iperbolica di @orso.tosco. Con piacere mi leggerò il romanzo precedente del Pinguino e attenderò con ansia il seguito.
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