Corporeità eterna. Tutti saremo trasformati
«Credo la risurrezione della carne, la vita eterna», ultimo articolo del Simbolo apostolico, incontra oggi una vera afasia catechetica e anche teologica, tanto da richiedere un profondo ripensamento. Il libro rimette al centro la domanda fondamentale di senso: se noi siamo il nostro corpo e se il nostro corpo siamo noi, che ne sarà di questo corpo? La fine, oppure la risurrezione, come afferma la fede cristiana che si fonda proprio sulla risurrezione corporea, sul corpo risorto di Gesù di Nazareth? La corporeità – che è “più” del corpo – trova il suo compimento nella risurrezione, o finisce con la morte, al più con una vaga idea di possibile sopravvivenza di qualcosa? Non è questo il “caso serio” della fede e della ragione umana? Nell’affermare il legame tra la risurrezione di Gesù e la nostra destinazione ultima, nella circolarità di teologia e filosofia, mettiamo alla prova l’attitudine della categoria di trasformazione a orientare il nesso tra fede ed esperienza.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:5 marzo 2024
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