sono un'assidua lettrice di torey hayden ma putroppo con questo libro mi ha un pò deluso. certo è un piccolo romanzo rispetto alle altre storie che sono realmente vissute da lei. tratta la tematica dell'abbandono familiare e dell'affido. è una storia molto corta,interessante è il rapporto umano che si costruisce tra i due protagonisti
David è un ragazzino difficile: abbandonato dalla madre da piccolo, parla con difficoltà, è violento e apparentemente ritardato. Le famiglie alle quali è stato affidato insieme alla sorella hanno finito per rispedirlo agli assistenti sociali. Il suo modo di fare ordine in una vita spezzata è quello di trovare "la cosa veramente peggiore": andare dal dentista, essere picchiato dai compagni, non avere nessuno che si preoccupa per lui. Fino a quando, insperabilmente, i brandelli della sua esistenza cominciano a trovare un significato: la "nuova famiglia" è una donna sola che potrebbe essere sua nonna, ma che lo tratta con rispetto e affetto, e i suoi nuovi amici sono una bambina più piccola e geniale - e per questo emarginata proprio come lui - e un piccolo gufo orfano.
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Anno edizione:2013
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SILVIA FASCINA 11 novembre 2010
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