Ho letto Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij in russo al liceo, ed è stata un’esperienza intensa. Il romanzo esplora con profondità la psiche umana, il senso di colpa e la lotta tra bene e male attraverso la storia di Raskol’nikov, un giovane studente che commette un omicidio credendo di poter giustificare moralmente le sue azioni. L’introspezione e le riflessioni filosofiche sono il cuore del libro, ma ciò che mi ha colpito di più è stata la complessità dei personaggi e la capacità di Dostoevskij di far emergere le loro contraddizioni. Anche dopo tanti anni, ricordo l’angoscia e la tensione che si respiravano in ogni pagina. È un capolavoro che non solo racconta una storia, ma invita a riflettere sulla natura umana e sul significato della redenzione.
