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Anno edizione: 2017
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Un libro molto interessante, coinvolgente e che catapulta il lettore in una realtà completamente diversa e distante dalla propria: 5 ragazze indiane si raccontano, senza veli e senza vergogna. Viene descritto un mondo con le sue tradizioni, la fatica della società nell'allontanarsi da modi di vivere antiquati e giudicati sbagliati, la modernità che non arriva, che viene ritardata il più possibile per paura di accogliere il diverso ed abbandonare la sicurezza rappresentata dalle tradizioni più antiche. In particolare, mi hanno molto impressionata le condizioni in cui vivono le donne, la loro perenne sottomissione, l'impossibilità di soverchiare un mondo dal duro pugno maschilista, in cui le donne sono costrette ad accettare ogni cosa che gli viene fatta, detta o imposta. Una realtà triste e apatica che crea solamente risentimento e non occasioni di crescita, confronto o miglioramento che l'autrice pone davanti al lettore, smuovendo la sua coscienza e rendendolo dotto di come spesso non ci si rende conto di quanto si è fortunati a poter vivere in un mondo libero in cui ogni persona può esprimere le proprie opinioni, coltivare le proprie passioni, realizzarsi, decidere del proprio futuro senza essere schiacciato dalla classe di appartenenza, dalla famiglia in cui è nato, dal proprio sesso né dagli eventi che caratterizzano la propria vita.
La (parziale ma abbondante) descrizione dell'universo femminile nell'India moderna. Le difficoltà e le ingiustizie, le passioni e i sogni delle donne indiane vengono qui dispiegati attraverso sei vite che si incontrano per caso su un treno. Una scrittura ricca di dialoghi e monologhi interiori, con descrizioni (mai lunghe e monotone) di luoghi, persone, cibi, tradizioni. L'idea che più mi ha segnato di questa lettura, è quella di un'autrice che sembra imputare il mancato rispetto dei diritti della donna, non soltanto al dominio soggiogante dell'uomo, ma anche (se non di più) alle tradizioni e convenzioni sociali portate avanti più dalle stesse donne (la madre, la nonna, le vicine di casa) che dagli uomini.
Questo romanzo ha una struttura molto carina, senza contare l'appendice delle ricette brhamine e indhi che concludono il libro! Un viaggio in treno consente alla protagonista di esplorare i suoi desideri e analizzare la sua vita riflessa nello specchio delle vite delle altre, compagne occasionali di una vettura speciale. "Cuccette per signora" infatti è una parte riservata del treno, un vagone letto tutto al femminile, dove i mariti, i fratelli e i figli ripongono le donne della famiglia per garantire comfort e tranquillità al viaggio. Nella società indiana della tradizione le donne sono esseri privi di desideri, ma i binari del treno ci dicono che il mondo corre...
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