Da ricco che era. La frontiera del dottor Candia sul Rio delle Amazzoni

Sono pochi i libri che ti segnano dentro in modo profondo e che in questo modo ti accompagnano negli anni e nella vita. Da ricco che era è uno di questi libri. E' stato un "libro per l'estate", uno di quelli che l'insegnante consigliava per evitare di ritrovare a Settembre gli alunni che non sapevano più distinguere la A dalla Z. L'ho letto e non l'ho più dimenticato. Il libro, ha fatto due traslochi e continua ad essere ben presente sulla mia libreria. Ricordo la passione che ho provato quando da ragazzino l'ho letto. Ricordo quanto ho ammirato il dr. Candia nel suo lasciare tutto. E' bello confrontare quelle emozioni con quelle che provo oggi nel rileggerlo, nel ragionare sulla sua esperienza avendo un'età più matura. Oggi riesco ad apprezzare il coraggio e quanto deve essere stato difficile lasciare casa, parenti, amicizie e quotidianità in funzione di un credo, di pensiero e di una passione forte, spinto da una solidarietà che mette tutto in un piano secondario.