Da Sigonella a Gaza. Quando Craxi lottava per la pace
Quando, nell’agosto del 1983, Craxi si insedia a Palazzo Chigi non si è ancora placata l’eco dell’invasione del Libano da parte di Israele. Nel colloquio con Pelosi l’ambasciatore Badini ricostruisce nel dettaglio gli sforzi compiuti da Craxi, insieme al suo ministro degli Esteri Giulio Andreotti, per dare finalmente una patria al popolo palestinese. Badini passa ai “raggi X” il rapporto dell’ex premier con il suo “compagno” nell’Internazionale socialista Shimon Peres fino alla “rottura” tra i due e svela le speranze che Craxi riponeva in Ezer Weizman per la creazione di una confederazione giordana-palestinese. Tutta la vicenda Achille Lauro-Sigonella viene rivelata nei diversi risvolti politici, diplomatici e giudiziari. Nelle parole di Badini c’è il Craxi che salvava la vita al leader libico Gheddafi dall’attacco Usa durante la guerra della Sirte nell’86, che lottava per far progredire il processo di pace e che difendeva, soprattutto, gli interessi italiani nel Mediterraneo. Ma che infine, dall’esilio forzato di Hammamet, criticava “l’inganno” degli accordi di Oslo del ’93.
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Anno edizione:2025
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