Daytonska stanica. Viaggio nella pace che non c’è
Un percorso che parte dalla "stazione di Dayton" per ricordare quello che non vuole essere più ricordato, ormai posto nel dimenticatoio della nostra memoria, che ha rimosso una delle pagine più ambigue e oscure della storia europea, apertasi con l'aggressione militare alla Bosnia Erzegovina del 1992 e conclusasi - o più probabilmente no - nel novembre del 1995 con gli Accordi di pace che prendono nome dall'anonima cittadina dell'Ohio. Una pagina che tuttora, dagli anni Novanta, segna una profonda faglia tra la cosiddetta Europa democratica e quella obliata e in divenire, fonte spesso di caos e di problematiche che riguardano l'intero continente, per non dire il mondo. Un libro coraggioso nato sul campo, che trae spunto dalle infinite situazioni e persone incontrate nell'esistenza balcanica dell'autore, parallela a quella italiana. Non uno sguardo vuoto al passato, tuttavia, ma riflessioni e spunti per il presente e il futuro di tutte le terre che hanno subìto dapprima le guerre degli anni Novanta, poi gli Accordi di Dayton.
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Anno edizione:2025
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