Del drago da passeggio
Estroso, geniale, misterioso, Carlo Mollino (1905-1973) – architetto e designer torinese oggi oggetto di studio e di venerazione – ci ha lasciato grandi progetti, edifici, idee. E oggetti di arredamento e design, in rigorosi pezzi unici. Sempre con segni inconfondibili della sua originalissima personalità. Una delle sue creature più bizzarre e arcane è il “drago da passeggio”, sorta di scultura “portatile”, in carta pieghettata e decorata a mano che riproduce un insolito animale da compagnia, da regalare agli amici per invitarli all’ozio e far loro scoprire “il valore del tempo libero”: i draghetti erano infatti dotati di piedi, di un sofisticato meccanismo deambulatorio e di un filo-guinzaglio così da poter essere portato a spasso… All’epoca – erano i primi anni Sessanta – i draghi di carta erano stati realizzati come pezzi unici per pochi amici. Oggi i pochi superstiti hanno un valore collezionistico enorme (pochi anni fa fu ritrovato quello che Mollino regalò all’amica pittrice Carol Rama: lo Stato lo ha acquistato per 20mila euro) e si possono vedere solo nei musei.
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Anno edizione:2020
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