Un lavoro minuzioso, nonostante l'essenzialità di alcuni racconti, delle vittime della vita da rockstars. A far da fil ruge non solo la droga e l'alchool ma anche una ridda di situazioni di grosso disagio sociale e, perchè no, anche semplici "casi della vita" (la morte di Andy Warhol, per dirne una). L'apparato iconografico in b/n è limitatissimo ma vista l'alta foliazione non penso si potesse far di più, mantenendosi nel contempo su un solo volume.
Delitti rock. Da Robert Johnson a Michael Jackson: 200 indagini sulla scena del crimine
Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison: quattro grandi star della "musica che ha cambiato il mondo" muoiono (in circostanze misteriose) nel giro di soli due anni. Tutti avevano una J nel nome. Tutti avevano 27 anni. Quella del "Club J27", purtroppo, non è un'anomalia della storia del rock. Prima e dopo Brian, Jimi, Janis e Jim, altre stelle luminose del firmamento musicale vedono le loro giovani vite troncate da incidenti improvvisi, overdose vigliacche, atti violenti, veri e propri omicidi. Sempre, un alone di mistero circonda queste "morti celebri". Da Elvis Presley a Kurt Cobain, da Marvin Gaye a Jeff Buckley, sono decine i "casi irrisolti" (a volte, ancora aperti) di una catena inquietante di Delitti Rock. Quarant'anni dopo le morti di Hendrix e Joplin e a trenta dall'omicidio Lennon, questo libro racconta i casi più scottanti, le storie più scabrose, gli avvenimenti più scioccanti cercando di far luce sui misteri che aleggiano (ancora oggi) attorno ai nomi di alcuni dei più grandi miti del Novecento. La scena del crimine viene analizzata nel dettaglio così come minuziosamente sono approfonditi tutti gli accadimenti che accompagnano la tragica fine di ciascun personaggio. Il racconto trasporta l'ascoltatore in una zona "ai confini della realtà" nella quale si possono assaporare le varie storie quasi le si stesse rivivendo in diretta.
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Autore:
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Editore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2011
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Federico Fiadini 31 dicembre 2011
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Il taglio che Guaitamacchi ha voluto dare al libro ricorda molto "Hollywood Babylonia" , imperdibile pietra miliare del death-gossip cinematografico, scritto da Kenneth Anger; purtroppo il risultato non è così avvincente. Lo stile vorrebbe essere stringato e cinico, peccato che quasi sempre si perda in pagine di sbrodolate, sei a testa come per Tupac Shakur e Notorious B.I.G., e melense chiose con la lacrimuccia e l'accendino acceso, come per Jimi Hendrix e numerosi altri malcapitati. "Non ho (volutamente) messo tutti i musicisti scomparsi, ma solo i casi più scottanti, le vicende più misteriose, le storie più suggestive ed emozionanti..." , scrive l'autore nella prefazione, ma non si capisce cosa ci sia di così scottante, misterioso, suggestivo ed emozionante nel tumore alla prostata di Frank Zappa o in quello allo stomaco di Jim Capaldi e cosa ci sia di banale, dimenticabile e trascurabile nel linfoma di Joey Ramone (Ramones) o nell'overdose di Michael Owen (The Ruts) o nell’infarto di Lux Interior (The Cramps), tanto per citare tre dei numerosi artisti "volutamente" non inseriti nel libro... In buona sostanza, qualche notiziola interessante c’è ma, se proprio ci tenete a leggerlo, fatevelo regalare per il compleanno...
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