Den of vipers. Oltre ogni regola

nessuna trama, solo scene al limite della decenza.. no sense...

Den of Vipers non è un semplice dark romance: è una discesa nelle zone più feroci e seducenti dell’animo umano, un romanzo che graffia, sconvolge e divora pagina dopo pagina. K.A. Knight costruisce una storia che spezza, che provoca, che non fa sconti – né al lettore né ai suoi personaggi. Al centro c’è Roxy, una ragazza che avrebbe tutto il diritto di essere vittima, fragile, sconfitta. Suo padre l’ha venduta come se fosse merce, ceduta ai Vipers per ripagare un debito. E già da questo punto la storia potrebbe imboccare la strada della tragedia annunciata. E invece no. Perché Roxy non è una preda. È fuoco, veleno, sopravvivenza pura. Nella tana dei Vipers – un attico dove lusso e violenza convivono, dove la moralità è solo un concetto astratto – Roxy scopre che i veri mostri non sono lì per spezzarla. Sono lì per incontrare qualcuno che finalmente li guardi negli occhi senza paura. I quattro Vipers non potrebbero essere più diversi, eppure funzionano come un unico organismo letale: Ryder, il leader, il calcolatore freddo che vede tutto e capisce tutto. Garrett, la furia trattenuta, l’uragano pronto a scatenarsi. Kenzo, il fascino del rischio, il giocatore che legge l’anima come fossero carte. Diesel, il caos vivente, l’oscurità che brilla nel suo stesso delirio. Roxy arriva da loro come un sacrificio. Ma è lei a trasformarsi in predatrice. La dinamica tra lei e i Vipers è brutale, contorta, conturbante, eppure costruita con una logica perfetta: quattro uomini abituati a dominare il mondo si trovano davanti una donna che non si piega, che non teme il colpo, che risponde con il proprio morso. Tra scontri, provocazioni, passione selvaggia e un’oscurità che li lega tutti, la tensione cresce fino a diventare un filo di ferro che vibra. K.A. Knight intreccia sensualità e ferocia con una scrittura tagliente, senza edulcorare nulla. Ogni scena è un pugno allo stomaco, ogni scelta dei personaggi è un grido della loro anima ferita. Continua sul blog...