Di tutte le ricchezze

Lo stile di Benni è sempre da sogno, leggero e profondo. Molto bello anche questo libro

Stefano Benni per me è una scoperta stupenda, uno scrittore come pochi. Questo romanzo parla di Martin, un Professore ormai rassegnato a vivere la sua vita nella solitudine della sua casa studiando il suo poeta preferito, il Catena, una figura piena di numerosi misteri. Un giorno una coppia si stabilisce nella casa di fronte alla sua: Aldo il Torvo e Michelle la Principessa del Grano. In Aldo Martin rivede sé stesso da giovane: pieno di ambizioni, di dubbi e di vanità. Michelle gli ricorda, invece, un suo vecchio amore del passato. Lei riaccenderà in Martin dei sentimenti che lui credeva assopiti per sempre. Michelle, in un costante accostamento con la San Pietroburgo delle "Notti Bianche" di Dostoevskij, diventerà la sua Nasten'ka e porterà il Professore a vedere la sua vita in un'ottica diversa. Martin capirà che la vita non finisce solo perché si è grandi, che non è mia troppo tardi e che solo la morte rappresenta la fine...che c'è ancora tempo per provare emozioni e per non restare soli. Allo stesso tempo Michelle imparerà tante cose dal Professore e sarà una persona nuova e più consapevole, in uno scambio reciproco tra la freschezza della gioventù e la consapevolezza della vecchiaia. Tra la leggenda della Ragazza del Lago e le poesie del Catena che aprono ogni capitolo, un romanzo davvero emozionante che fa riflettere su tanti temi della vita umana, sul mestiere dell'artista e sulle dinamiche legate a questa professione, sulle relazioni con gli altri e con il mondo ma soprattutto con sé stessi.

L'avevo già letto ma non avevo più libri nuovi da leggere sottomano e l'ho ripreso, non ricordavo più la storia esattamente ma ricordavo che non mi aveva impressionata più di tanto. E' stata una scoperta, l'ho letto in men che non si dica e più lo rileggevo e più mi piaceva. E' una storia dolcissima e allo stesso tempo amara perché contrappone in maniera magistrale i limiti di una ineluttabile vecchiaia alla vita, ancora tutta da giocare che solo la giovinezza può offrire. Nella scrittura c'è uno Stefano Benni che non si smentisce mai. Bellissimo!