Racconto "minore" del grande autore russo che a mio parere non è riuscito a mettere del tutto in evidenza i tormenti del protagonista, cosa che invece ha fatto in altre opere come "Anna Karenina" o "Felicità familiare". Tolstoj è maestro dell'animo umano ma qui mi è sembrato a tratti "superficiale".
Il diavolo
Il lungo racconto “Il diavolo”, composto nel 1889, venne pubblicato postumo un anno dopo la morte di Tolstoj, avvenuta nel 1910, seguendo dunque la stessa sorte di “Padre Sergio”, un altro dei suoi racconti che per non pochi aspetti a questo si avvicina. Il diavolo infatti è, anche qui, la tentazione dei sensi: tema fondamentale nell’arte di Tolstoj, che si trova sviluppato in numerose sue opere e in particolare anche in un altro famosissimo racconto lungo, “La sonata a Kreutzer”, pubblicato proprio nel 1889. Un unico filo conduttore lega dunque questi tre piccoli capolavori; e se in “Padre Sergio” il tumulto dei sensi cede alla prepotente nascita di una vocazione religiosa e ne “La sonata a Kreutzer” sfocia infine nel delitto, ne “Il diavolo” assistiamo al progressivo sviluppo della morbosa passione del protagonista che lo trascina fatalmente verso l’abisso della pazzia. Tutti e tre i racconti sono pubblicati in questa stessa collana.
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Anno edizione:2021
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Formato:Tascabile
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Ilaria 31 agosto 2025Non il miglior Tolstoj
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