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Anno edizione: 2021
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Enrico Camanni torna con la sua personalissima e affascinante commistione tra mystery e romanzo di montagna, e il suo talento straordinario a investigare gli animi di chi tra le vette ha trovato e perso se stesso.
In autunno la montagna scivola in una stasi tutta sua, tra l'estate ormai ricordo e la neve da aspettare. Per Nanni Settembrini, guida e capo del soccorso alpino del monte Bianco, ottobre è un mese di uscite solitarie, verso creste e cime che lo fanno soffrire per lo smagrimento dei ghiacciai. Una mattina, però, dal fiume gelato del Miage emergono i resti di un corpo e il brandello di uno scarpone di cuoio d'altri tempi. Quando la montagna restituisce una vita spezzata, è come se ne restituisse anche le gioie, i rimpianti, le vane speranze e l'irripetibile unicità, e a Nanni quel cadavere entra presto nei pensieri: in fondo era un alpinista come lui, coltivava la sua stessa passione, e prima di morire aveva guardato la sua valle dalla cima del monte Bianco quando non c'era ancora il traforo e si partiva senza cellulari, soli sulla montagna… Il rebus del tempo lo avvince e Nanni comincia a investigare a modo suo, cercando indizi, rincorrendo ricordi e smarriti segreti, perché in fondo quello che cerchiamo nel mistero è una luce che consoli chi è rimasto a valle ad aspettare invano.
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Una storia che riemerge dal passato, a causa anche della progressiva e inesorabile fusione dei ghiacciai, in un autunno prima e inverno poi, in cui persino in alta quota la neve sembra non voler arrivare mai. Una discesa infinita, quella che inizia 70 anni prima sul Monte Bianco attraverso il lento movimento del ghiacciaio, in contrapposizione a un'indagine in salita, quasi impossibile, ma che con caparbietà e una serie di coincidenze fortuite, Settembrini porterà a termine. In parallelo il racconto di un'Italia appena uscita dalla guerra e ancora ferita, ma piena di sogni e speranze, capace in poco più di un mese di commuoversi per la tragedia di Superga ed entusiasmarsi per l'impresa di Fausto Coppi.
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