rosario centorrino
13 dicembre 2011
Due storie diverse con tratti simili, in cui l'autore mette in risalto i limiti del "ben pensante", evidenziando concetti al di fuori di ogni schema. Un presunto ritorno alla vita per decidere dove seppellire il proprio corpo, è il chiaro segno di una ricerca di conferma dei propri progetti di vita, del proprio desiderio di essere. Tutto ciò è, certamente, ostacolato dalla conformità familiare. Allo stesso modo il "nostro" comandante di lungo corso desideroso di una vita piena, inizia un articolato vivere di esperto marinaio. Questo camminare a braccietto tra sogno e realtà, tra voglia di essere ed insoddisfatta consapevolezza rende queste pagine traboccanti linfa di vita vera.
