Regista statunitense. Nel 1970, dopo il college, comincia a lavorare con R. Corman, occupandosi dei trailer delle produzioni New World Pictures (suo è anche il trailer della versione americana di Amarcord di Fellini). È solo nel 1976 che riesce a dirigere il primo film, Hollywood Boulevard. Due anni dopo, sempre per Corman, gira Piraña (1978), su sceneggiatura di J. Sayles, che diventa rapidamente un cult. Realizza poi L'ululato (1981) e un episodio di Ai confini della realtà (1983), ma è con Gremlins (1984) che mette in campo non solo tutto il suo accumulo di conoscenze del genere horror-fantasy, ma anche una sottile e pungente vena ironica e una carica dissacratoria dei modelli di vita americani. I mostriciattoli pestiferi e inquietanti del film (prodotto da S. Spielberg con profusione di effetti speciali) ottengono un successo planetario, tanto che sei anni dopo ne viene girato un secondo episodio, Gremlins 2 - La nuova stirpe (1990). Nel frattempo D. coglie nel segno anche con Salto nel buio (1987), una sorta di remake del classico Viaggio allucinante (1966) di R. Fleischer, intriso di humour scoppiettante e di gag al limite del non-senso, e successivamente con Matinée (1993), ironica apologia delle «paure» dello schermo contro le ossessioni e le paranoie del quotidiano. La sua cifra dissacrante e anticonformista si accentua con La seconda guerra civile americana (1997) e sopratutto con Small Soldiers (1998), i cui bersagli sono la follia reazionaria e l'arroganza tracotante e guerrafondaia. Nel 2003, dopo un'assenza di cinque anni, torna alla regia mescolando animazione e riprese reali nel divertente Looney Tunes Back in Action, interpretato da Bugs Bunny, Daffy Duck & Co. al fianco di star del calibro di S. Martin, T. Dalton e B. Fraser.