(castello di Tantallon, Scozia, 1474 - Londra 1522) poeta scozzese. Studiò all’università di Saint Andrews; fu nominato vescovo di Dunkeld nel 1516, ma, perseguitato dalla regina Margherita Tudor, dovette lasciare la carica e rifugiarsi a Londra, dove morì di peste. I suoi due poemetti, Il palazzo dell’onore (The palyce of honour, 1530?) e Re Cuore (King Hart), non sono che convenzionali allegorie nell’ambito della tradizione medievale. Ma D. va ricordato soprattutto per la sua traduzione del poema virgiliano: I tredici libri dell’Eneide (The XIII bukes of the Eneados, 1553), versione in distici rimati, scritta in middle scots o scozzese medievale, lingua che egli stesso definì per primo scottis anziché inglis. Più epica che elegiaca, piena di forza e di vivacità, l’Eneide di D. incontra tuttora il gusto dei lettori più delle versioni neoclassiche e moderne.