L'esistenza del vedere. Il cinema di Béla Tarr
Monumentale meditazione sullo statuto del vedere, il cinema di Béla Tarr non ha mai cessato di scandagliare a fondo la carne del reale, mettendo a fuoco il cuore più recondito del nostro abitare storico. Attraverso una più ampia panoramica sul rapporto tra cinema e mondo, questo libro offre al lettore l'opportunità di interpretare la filmografia del regista ungherese come la ridente immagine di un perdurare del mondo, ogni volta sospeso tra una fine imminente e la cogenza del divenire. Da nido familiare ad almanacco d'autunno, da perdizione, le armonie di Werckmeister fino a il cavallo di Torino, passando per le oltre sette ore di Sátántangó, Béla Tarr apre, esplora e interroga lo sguardo attraverso la figura espressiva del piano sequenza. Il desiderio di un'altra vita, la miseria del quotidiano, i volti dei marginali, la promessa tradita dalla zavorra del tempo, realizzano allora l'abissale mosaico del suo cinema come luogo della vita e del mistero che l'avvolge. Un libro che si pone l'obiettivo di spargere alcuni semi di pensiero, al fine di produrre, in chi lo vorrà, un'urgenza di cambiamento: origine e meta dell'arte.
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Anno edizione:2025
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