Un'estate da sola - Elizabeth von Arnim - copertina
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Letteratura: Australia
Un'estate da sola
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Descrizione


«Le vie dell’emancipazione sono infinite, anche il giardino può trasformarsi in un sentiero di emancipazione, tra l’altro fiorito di lillà come quello di Elizabeth» - Serena Dandini, Io Donna

«Il ritratto straordinario di una donna complessa» - The Times

2 maggio. Ieri sera dopo cena dissi: «Voglio restare da sola per l’intera estate... Voglio impigrirmi perché la mia anima abbia il tempo e l’agio di crescere... Trascorrerò i mesi sui prati e nei boschi... Sarò felice, nessuno verrà a disturbarmi... Dove c’è silenzio, ho scoperto, c’è la pace». «Attenta a non bagnarti i piedi» disse l’Uomo di Rabbia. Così inizia questo divertente seguito del Giardino di Elizabeth, resoconto di quella che dovrebbe essere un’estate rigenerante. Non un libro sulla solitudine, però, quanto un diario sul desiderio di solitudine di chi si ritrova costan-temente invaso dalla presenza altrui. Le ore, infatti, non sono mai solitarie come la protagonista aveva pianificato: c’è l’Uomo di Rabbia con cui pacificarsi, le bambine che esigono attenzione, i domestici in attesa di istruzioni. Molte giornate iniziano con riflessioni sul giardino, che poi si evolvono in digressioni ironiche vuoi sulla debolezza umana, vuoi su indesiderati incontri sociali, sul sonno o sul tempo, con scambi satiri-ci e ciniche conversazioni su Dio, paradiso e inferno tra Elizabeth e l’Uo-mo di Rabbia, cui le tre figlie partecipano nel loro sincopato linguaggio infantile. Il libro riprende il tema conduttore della produzione di Elizabeth von Arnim, la fuga. Tutte le sue eroine fuggono – dalla ricchezza verso la semplicità, da una vita casalinga convenzionale verso un viaggio all’estero, da una casa comoda a un’avventura in carrozza – e soprattutto fuggono, o sentono il bisogno di fuggire, dai mariti e dalla tirannia del matrimonio. Qui, come nel Giardino di Elizabeth, la fuga è semplicemente in un giardino da cui si gode un paesaggio più ampio, e che diventa sinonimo di gioia.

Dettagli

30 maggio 2019
116 p., Brossura
The solitary summer
9788833932828

Conosci l'autore

Foto di Elizabeth von Arnim

Elizabeth von Arnim

1866, Sydney

La scrittrice Elizabeth von Arnim, pseudonimo di Mary Annette Beauchamp, nacque a Sydney nel 1866 e crebbe in Inghilterra. Dopo il matrimonio con il conte H.A. von Arnim, figlio adottivo di Cosima Wagner, visse diciotto anni in Pomerania. Rimasta vedova, tornò in Inghilterra. Fu l'amante di H.G. Wells e sposò poi Francis Russell, fratello di Bertrand. Visse tra Inghilterra, Svizzera e Francia, e morì negli Stati Uniti nel 1941. In Italia i suoi libri sono perlopiù pubblicati da Bollati Boringhieri. Tra questi si ricordano: Il giardino di Elizabeth (1989), I cani della mia vita (1991), Un incantevole aprile (1993), La memorabile vacanza del barone Otto (1995), Elizabeth a Rügen (1996), Amore (1998), Un'estate da sola (2000), La moglie...

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