Etologia cognitiva. Alla ricerca della mente animale
L'etologia cognitiva è interessata alla varietà delle menti animali, alla pluralità delle intelligenze, alle molteplici variazioni sul tema dell'esistenzialità. Persiste ancora la tendenza, o il pregiudizio, a considerare il non-umano come incapace di riflettere sulle situazioni in cui si trova, mosso esclusivamente dagli stimoli del mondo o da cieche passioni interne, che lo sbatacchierebbero qua e là come una barca priva di timoniere, costringendolo ad affrontare gli scacchi della realtà attraverso tentativi che, solo casualmente, giungono a soluzione. L'etologia cognitiva mette in discussione questa immagine passiva dell'animale, questo stordimento irriflessivo nella consumazione, questa incapacità di comprensione e di adeguamento solutivo nell'intersezione col mondo. Per l'etologia cognitiva, considerare l'animale come il protagonista del proprio comportamento e non come un'entità passiva, priva di qualunque titolarità, è il presupposto di base. Nel dichiarare la soggettività animale, l'etologia cognitiva propone una condizione di presenza dell'animale nella sua espressività, e di self-ownership negli interessi inerenti, ossia quelli che lo riguardano direttamente e di cui è portatore.
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Anno edizione:2018
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In commercio dal:31 maggio 2018
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