Una lettura iniziata con non poche difficoltà perchè Alexandra Lapierre scrive come nessun altra e nessun altro, neppure come l’illustre genitore: devi capire come vuole raccontare il suo personaggio e il linguaggio non è immediato, almeno non per me. Ma..poi, man mano che le pagine scorrono, che ricchezza di fonti, di particolari che catturano, di emozioni e riflessioni che questo gigante di scrittrice stimola! Precisione storica ma anche di linguaggio che affascina e cattura piano piano: ti accorgi del grande lavoro di ricerca che l'autrice ha fatto, ma non è esclusivamente un lavoro didascalico, è cuore, emozioni vissute che si traducono per il lettore, la vicenda è specchio di un'epoca, i dialoghi rimandano a un vissuto storico palpabile. E questa donna, eroina del suo tempo, antesignana di un mondo femminile che si emancipa, donna solare, propositiva e fattiva che per amore sfida famiglia, società, il ruolo codificato di donna, che non ha paura di mostrare luci ed ombre, up e down di una vita quotidiana, che continuamente si mette in discussione nei rapporti con figli, marito, amici, e perchè no, con l'uomo che ama. Ho amato questa Donna e amo Alexandra che l'ha portata alla luce, facendocela scoprire. Ammetto però che il primo moto dell'anima che mi ha indotto a leggere questa meraviglia di libro è stato l'impatto forte che ha avuto su di me la copertina: colori, cappello a tesa larga, vento tra gli abiti, mare sullo sfondo, sguardo dritto verso un futuro..questi gli elementi che mi hanno detto "questa sarà una lettura formidabile". È così, tutti gli elementi che dalla copertina mi hanno catturato in una emozione primordiale, sono segno della personalità di Fanny Stevenson: positività e fiducia nella vita, vita avventurosa senza paura di cambiare e ricominciare, impertinenza e volitività, sfida verso il mondo benpensante. Per chi ha dimestichezza con le grandi eroine della letteratura classica, leggere questo romanzo sarà ritornare a loro: buona lettura!!!!
