Questo era un libro che avevo in programma di leggere da un bel po'. Lo vedevo in libreria e poi... lo mollavo. Finché non lo ho acquistato e, con un po' di fatica, letto. Il motivo per il quale ho portato a termine la lettura è da imputarsi all'allegria del racconto, che in alcuni punti mi ha fatta ridere di gusto, ed all'ambientazione che, come quasi tutte quelle inglesi, mi rilassa. Il contenuto però è frivolo, per certi versi noioso, se non irritante. La storia ruota intorno a Frank Derrick, un anziano signore di 81 anni, amante del cinema e dei film, con "qualche" tendenza puerile e che nella vita non ha realizzato neppure un sogno. Ebbene sì: dopo essere stato accidentalmente investito dal camioncino del lattaio (suo possibile padre biologico, come sostiene Puzzola John), accetta che la figlia lontana provveda affiché egli riceva regolarmente assistenza a domicilio. Da bravo bambinone, "fa il muso" ma ben presto dovrà ricredersi perché ad accorrere in suo aiuto non sarà la signorina Rottermeier, bensì la bella e gentile Kelly. Chi è Kelly? E' un'infermiera che svolge diligentemente il proprio lavoro. Punto. E allora il motivo per il quale il caro vecchio Frank quasi si innamori di una ragazza che per età potrebbe essere sua nipote rimane un mistero. Noia? Solitudine? Se l'Autore vuol farci riflettere sulla condizione degli anziani del nostro tempo, dubito che possa dirsi un esperimento riuscito. Perché più che dispiacermi per Frank, mi sono arrabbiata per come ha abbandonato il gatto senza alcun problema, mi ha dato fastidio la facilità con cui ha deciso di metter sotto i piedi la propria dignità per un pugno di spiccioli, mi ha fatto inalberare il suo egoismo. E non è stato sufficiente, ai miei occhi, il quasi-riscatto cercato nel finale, che rimane, comunque, tiepido. Voglio ben sperare che Frank non rappresenti il prototipo dell'anziano "di oggi".
La fantastica storia dell'ottantunenne investito dal camioncino del latte
Una storia tenera e spiritosa, il racconto perfetto di una vita «normale» e straordinaria come in fondo è ogni vita.
Frank, neo-ottantunenne, abita con il gatto Bibì in una tipica cittadina inglese; colleziona dvd, sperpera i suoi pochi denari alle fiere parrocchiali e tenta disperatamente di evitare gli scocciatori che bussano alla sua porta. Prima era abbastanza in gamba per riempire decorosamente le sue giornate, ma ora con un braccio e un piede fratturati, la vita gli appare decisamente grigia. Fino a quando non fa irruzione nel suo tran-tran Kelly Natale, professione assistente a domicilio. Con la sua utilitaria azzurra, un parcheggio da far rizzare i capelli in testa, una serena tenacia e la risata pronta, Kelly trasforma la vita di Frank. E gli ricorda che fuori dei muri di casa c’è un mondo avventuroso per chiunque, anche per chi ha ottantun anni. «La fantastica storia dell’ottantunenne investito dal camioncino del latte» è un romanzo commovente e allegro, tenero e spiritoso. È la storia esemplare di una vita né famosa né disastrosa, ma comunque unica e straordinaria, come ogni vita.
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Edizione:3
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Gaia Guardavaccaro 05 maggio 2016
Ho acquistato questo libro poichè sono stata incuriosita dal titolo e dalla quarta di copertina e il suo contenuto non mi ha delusa affatto!! Se dovessi usare due aggettivi per descrivere questo libro, lo definirei tenero e comico. "La fantastica storia dell' ottantunenne investito dal camioncino del latte" narra di Frank, un anziano che il giorno del suo ottantunesimo compleanno viene investito dal furgoncino del latte e si ritrova in ospedale. Frank è un uomo solo, ha perso la moglie e la sua unica figlia vive in America e non può raggiungerlo in quanto deve badare alla sua famiglia. Così decide di lasciare Frank nelle mani di Kelly Natale, che sconvolgerà la vita di Frank, in senso positivo ovviamente. E' un libro che, sebbene comico e con una storia molto semplice, lascia molto riflettere. L'ho trovata una lettura davvero piacevole e mi sono affezionata moltissimo al personaggio di Frank. Super consigliato!
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ALDA CANTINI 04 maggio 2015
Di fantastico in questo libro c'è poco. E' di una tristezza infinita e la solitudine la fa da padrona. Orribile l'abbandono del gatto.........
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