La felicità ha i tuoi occhi

É sicuramente un libro molto dolce e romantico, come tutti i testi di Chiara che riesce a trasporre su carta la sua dolcezza innata e a raccontarci sempre delle bellissime storie d’amore, dai tratti favoleggianti. Mi piace tantissimo l’ambientazione. La costiera amalfitana è un sogno da tutti i punti di vista e la storia diventa ancora più interessante perché accanto ad una bellissima location ci sono i protagonisti che hanno fatto della passione per la cucina e il buon cibo un lavoro. La storia d’amore dei due protagonisti nasce infatti tra i fornelli. Sara mi piace come donna perché è molto vera: dolce, romantica e sognatrice ma allo stesso tempo combattiva. Ha subìto una violenza ma ha avuto il coraggio di riprendere in mano la sua vita nonostante il passato torni a farle visita e spesso a rovinare le sue giornate. Michele è un uomo disilluso e burbero che dall’amore, ma soprattutto dalle donne in generale, ha ricevuto solo batoste e per questa ragione non si lascia andare e si é chiuso in se stesso. Sara riesce a scalfire la sua corazza e a fargli provare di nuovo dei sentimenti che però lui non sa gestire e per questo risulta arrogante e burbero nei confronti della protagonista femminile. Il tema della violenza sulle donne é affrontato secondo me in maniera adeguata perché non è esageratamente violento ma con le parole giuste racconta le ingiurie subite da Sara sottolineando soprattutto la sottile violenza psicologica e i profondi strascichi che questa esperienza lascia a chi la subisce. Nonostante sia passato del tempo Sara continua ad avere paura di lasciarsi andare, ha continui flashback che la riportano a qualche brutta situazione avuta con Stefano, il suo ex fidanzato. In questa maniera si comprende la gravità di questo fenomeno senza provare forte dolore ma forte empatia per la protagonista. Insomma anche in questo si riconosce la penna dall’autrice che è sempre molto lieve e riesce a trattare un argomento così impervio con la stessa delicatezza con la quale tratta tutto il resto. Ho apprezzato anche i personaggi secondari, credo abbiano creato un ottimo contorno alla storia dei due protagonisti e soprattutto Elena mi è stata da subito simpatica. Mi è piaciuto moltissimo il finale, credo sia un ottimo coronamento di tutta la storia e anche l’epilogo è molto azzeccato. Passiamo però ora ai tratti del libro che non mi hanno convinta, in effetti non sono tanti, ma è un punto importante. Mi risulta difficile non fare paragoni con gli altri libri di Chiara e devo ammettere che “La felicità ha i tuoi occhi” è sicuramente molto romantico e questo va bene, mi piace, però a volte credo si sia superato il limite. Insomma mi sarebbe piaciuto ritrovare nella storia un punto in meno di romanticismo e qualcosa di più accattivante, qualche scena meno romantica e più “di pancia”. Per esempio mi sarebbe piaciuto leggere di qualche battibecco in cucina, di qualche ricetta che i due protagonisti preparavano assieme, insomma quando ho letto la trama e ho scoperto che l’amore di Sara e Michele aveva a che fare con la cucina ho fatto i salti di gioia perchè penso che amore e cibo siano due delle cose più belle della vita e che chi lavora in cucina provi amore nei confronti dei suoi piatti, delle sue creazioni. Quindi mi aspettavo che queste due caratteristiche della storia si mescolassero meglio dando vita a qualcosa di unico e particolare. Quel “qualcosa in più” che negli altri romanzi di Chiara ho sempre trovato. Nonostante questo però, come ho detto anche all’inizio, questo libro sarà una delle letture importanti di quest’anno e continuerò ancora a supportare Chiara perchè credo in lei e nel suo talento