La fine dell'Urss. Dalla transizione mancata alla dissoluzione reale
La dissoluzione dell'URSS, consumatasi a partire dal 1991, è fenomeno interno alla storia del fallimento del comunismo storico novecentesco, e nello stesso tempo conserva elementi peculiari. L'URSS si riferiva ideologicamente a K. Marx, che però escluse sempre la possibilità di una transizione al comunismo su base politica e statuale. In questo saggio viene proposta un'interpretazione storica concisa delle principali tappe di storia dell'URSS. Legittimità storica, politica e morale della rivoluzione del 1917 condotta da Lenin. Costruzione da parte di Stalin di una società di classe divisa in dominanti e dominati. Stabilizzazione del dominio burocratico collegiale attuata da Krusciov a partire dal 1956. Maturazione sotto Breznev delle condizioni strutturali della dissoluzione dell'URSS. La perestrojka di Gorbaciov come unità di un tentativo fallito di riformismo ed una controrivoluzione burocratica preventiva atta a mantenere una società di classe. Fallimento di Eltsin nel realizzare un'accumulazione primitiva del capitale sulla base di un'alleanza fra capitale mafioso, capitale burocratico e transnazionali capitalistiche occidentali.
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Edizione:2
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Anno edizione:2020
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