"Fisheye" è il curioso racconto, visto attraverso gli occhi di un pesce rosso nella sua boccia, che cerca di interpretare tramite metafore la personalità del suo proprietario, un giovanotto di nome di Neil, e degli esseri umani che frequentano il suo appartamento, del quale anche il pesciolino è diventato inquilino. Si tratta di un romanzo veramente intrigante, anche grazie al fattore eccentrico di ipotizzare un pesce rosso ("ospite" non conosciuto per capacità di interagire con il padrone, a differenza ad esempio di altri animali domestici) che diventa l'imprevedibile punto di forza della narrazione. Anche i temi del distacco e della separazione, che caratterizzano i momenti drammatici dello scritto, risultano particolarmente struggenti e colpiscono la sensibilità del lettore. Da parte mia, un grande complimento alla prosa e alla creatività dell'autrice.
