Flaubert. La formazione letteraria (1830-1865)
Questo libro fu pubblicato da Garzanti nel 1940 e, da allora, mai ripresentato. È la tesi di laurea in Letteratura Francese che Antonia Pozzi discusse nel novembre 1935 presso l'Università Statale di Milano e poi corresse, ampliò, rielaborò e riscrisse nei tre anni successivi, fino a quel fatidico 3 dicembre 1938. Fu il filosofo Antonio Banfi, docente di estetica presso lo stesso ateneo, a indirizzarla a Flaubert e, quando seppe del suicidio, pare che avesse commentato: "il destino della Bovary". Nel febbraio 1935 la poetessa aveva appuntato sul diario: "anche Flaubert la soluzione della vita la trovava solo nello spasimo e nel sacrificio della creazione e poi, dinnanzi alla sua opera compiuta, tornava a sentirsi Madame Bovary". Nello stesso anno la studiosa però comprende anche la natura del personaggio di Emma, che non sarebbe mai potuto nascere se non da una radicale emancipazione dal bovarysmo. Ne fa il nucleo argomentativo della sua tesi, dedotto analizzando le ragioni del fallimento della prima Educazione Sentimentale e del primo Saint-Antoine, scandagliando a fondo i molti racconti giovanili, gli appunti di viaggio e i nove volumi della corrispondenza. Materiali allora mal noti e poco frequentati, alcuni ancora oggi inediti in Italia, che fanno di questo saggio una lettura emozionante e di grande valore storico.
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Anno edizione:2012
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