For All Our Days That Tear

Edizione in doppio vinile
L’attrice irlandese Jessie Buckley e il musicista/produttore londinese Bernard Butler (ex Suede) hanno collaborato in For All Our Days That Tear The Heart, album che raccoglie 12 nuove affascinanti composizioni. L’incontro tra i due sembra la storia di due stelle lontane che si uniscono e formano la propria costellazione.
Tutto è iniziato con una chiamata FaceTime dalla casa londinese di Butler alla residenza di montagna della Buckley nella contea di Kerry; dalla reciproca stima è nata rapidamente un’amicizia rinfrancata dall’apprezzamento di Jessie per la produzione di Butler dell’album Old Wow di Sam Lee, e dall’ammirazione di Bernard dopo aver visto la Buckley cantare in un American chat show durante la promozione del film “A Proposito Di Rose”.
C’è tanta Irlanda nel disco, amore condiviso da entrambi, ma anche Appalachian blues, delicato jazz modale e una passione comune per l’Andalusia. La prima canzone che hanno composto assieme, ‘The Eagle and the Dove’, è un chiaro omaggio al libro di Vita Sackville-West e chiarisce immediatamente il tono dell’album, un tono che prosegue con For All Our Days That Tear The Heart e permea poi tutto l’album.
C’è una fisicità e un flusso nelle canzoni che testimoniano il metodo che Jessie e Bernard hanno usato nel creare l’album con continui scambi di idee e citazioni di opere letterarie, come la sublime ‘20 Years A Growing’ che prende il titolo dal celebre resoconto di vita del 1933 di Maurice O’Sullivan a Great Blasket Island al largo della contea di Kerry. La personale e pianistica ‘Seven Red Rose Tattoos’, cattura l’essenza della perdita ed è modellata sulla tromba di Byron Wallen mentre la canzone che intitola l’album è costruita su parole che Jessie ha scritto durante la lavorazione di Fargo a Chicago ed è stata poi arricchita da uno splendido arrangiamento chamber-folk curato da Butler; i due protagonisti poi non nascondono la loro ammirazione per le atmosfere dei seminali innovatori del jazz-folk britannico Pentangle in canzoni come ‘I’ve Got A Feeling’ e ‘Sweet Child’.
Un gioiellino, un piccolo cult album…