Fourteen

Dan Weiss (batteria); Jacob Sacks (piano); Matt Mitchell (glockenspiel, piano, organo); Thomas Morgan (contrabbasso); Miles Okazaki (chitarra classica ed elettrica); David Binney (sax alto); Ohad Talmor (sax tenore); Jacob Garchick (trombone, tuba); Ben Gerstein (trombone); Lana Cencic (voce); Judith Berkson (voce); Maria Neckam (voce); Katie Andrews (arpa); Stephen Cellucci (percussioni) - “Fourteen” è l’esordio del batterista Dan Weiss come compositore e bandleader. Progetto davvero ambizioso, “Fourteen” è un’opera che propone un ensemble di 14 elementi con chitarra, fiati, voci, arpa, piano, organo, basso e percussioni: un’indescrivibile amalgama di improvvisazione jazz, cicli ritmici indiani, metal estremo, minimalismo, rock progressivo, classica contemporanea ed una miriade di altre influenze, tutte riunite nella manifestazione di un’espressione personale al di là dei confini musicali. Ritenuto dal New York Times uno dei cinque batteristi del momento, Dan Weiss è uno dei musicisti più richiesti dell’attuale scena jazz. Ha suonato in tournèe e registrato con musicisti del calibro di David Binney, Lee Konitz, Rudresh Mahanthappa, Miguel Zenon e Kenny Werner, tra gli altri. La composizione dell’opera è meticolosa e gli assolo sono cuciti perfettamente al tessuto della musica: la musica scorre fluida crescendo fino a raggiungere una notevole intensità, per poi rimodularsi alla quieta contemplazione. Un album che propone musica complessa ma senza eccessivi intellettualismi, libera pur senza essere caotica, emozionale anche se non sentimentale, capace di alternare brani di diafana bellezza ad altri di brutale intensità. Un sorprendente ed imperdibile esordio.