Genialium dierum libri sex. Editio ultima. A multis mendis expurgata. adiectus est insuper rerum et verborum magis insignium locuplentissimus atque utilissimus index

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Cm. 17,5, cc. (8) 389 (90). Frontespizio in rosso e nero con marchio tipografico centrale. Legatura settecentesca in piena pergamena rigida, dorso a piccoli nervi con titoli in oro su tassello. Sguardie verosimilmente posteriori. Esemplare con qualche leggera brunitura, ma complessivamente ben conservato. Alessandro Alessandri (1461?-1523?), giureconsulto napoletano, si rese celebre grazie a quest'opera avulsa da una dottrina strettamente giuridica. Fu allievo di F. Filelfo e del Calderino ed esercitò precocemente la professione d'avvocato per poi rinunciarvi disgustato, riportano le biografie, più dall'iniquità dei giudizi che dalla difficoltà della scienza della legge. Questa è infatti un'opera d'erudizione e di filologia strutturata sui modelli delle opere di Aulo Gellio e Giovanni di Salisbury. Vanno menzionati infine i dotti commentari che ne scaturirono a cura del Tiraqueau e di Dionigi Gotofredo stampati nella seconda metà del Cinquecento.

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