A differenza del primo romanzo, questo scorre più velocemente (forse perché già conosciamo il commissario Mineo), un uomo etichettato come inefficiente e non affidabile dai suoi superiori, ma che risolve tutti i casi di omicidio del suo distretto, ma non per senso di giustizia, ma perchè ritiene il magistrato una rompipalle petulante, non fare tardi per cena a casa e per leggere con attenziona la sua amata gazzetta dello sport. Questo secondo romanzo mi è piciauto molto di più e sono contento che sia stato risolto il caso delle scritte sui muri contro la polizia (caso iniziato nel primo libro).
Il giallo del gallo. Le nuove involontarie indagini del commissario Mineo
Saverio Mineo, che è stato definito «l’anti-Montalbano», è il più esilarante e umano antieroe del giallo italiano: svogliato, insofferente, iracondo e pavido, oltre che un po’ ipocondriaco, ma capace di capire le persone, le loro debolezze e i loro difetti, perché li condivide. È questo a fare di lui un investigatore migliore di quanto chiunque si aspetti. Ed è per questo che le sue avventure divertono, appassionano e restano nel cuore.
«Lo stigma del narratore sicuro, la parola resa evidente e una storia tutta italiana accompagnano e orientano l’immaginazione del lettore. Uno stile asciutto e disinvolto caratterizza questo giallo intrigante e fuori dalle righe.» – Lorenzo Rocca
Al commissariato di Terrasini-Cinisi è in corso una guerra. Contro la malavita, visto che gli omicidi si susseguono? Niente affatto: contro la vile mano anonima che continua a disseminare di 800A i muri del paese, in barba a tutte le telecamere di sicurezza. È questo il cruccio principale del commissario Saverio Mineo (oltre a sua moglie, naturalmente). Ma se fosse tutto qui, forse gli resterebbe un po’ di tempo per la sua attività principale, leggere la «Gazzetta dello Sport». E invece, una nuova ondata di delitti sembra scatenarsi apposta per rovinargli le giornate: tre omicidi che richiedono indagini rischiose, con la comparsa sulla scena di un gallo da combattimento assai aggressivo e, in un altro caso, addirittura di un vampiro. Tra un imprescindibile acquisto di scamorze e una visita al bar per rievocare storie di eccentriche glorie del calcio, il commissario riesce comunque a inchiodare i colpevoli, grazie al suo udito prodigioso e all’ormai leggendaria distrazione creativa che gli fa trovare il bandolo della matassa mentre pensa ad altro. Ma questo imbrattatore di muri che lo perseguita lo fa sudare, e sembra sfuggirgli dalle mani. Saverio Mineo, che è stato definito «l’anti-Montalbano», è il più esilarante e umano antieroe del giallo italiano: svogliato, insofferente, iracondo e pavido, oltre che un po’ ipocondriaco, ma capace di capire le persone, le loro debolezze e i loro difetti, perché li condivide. È questo a fare di lui un investigatore migliore di quanto chiunque si aspetti. Ed è per questo che le sue avventure divertono, appassionano e restano nel cuore
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:24 giugno 2021
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I_Libro_Compulsivi 01 marzo 2024La seconda avventura del Commissario Mineo
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