Sergio Romano illustra l'importanza dei debiti imposti agli sconfitti dopo le due guerre mondiali, mettendo in evidenza le conseguenze del diverso atteggiamento avuto nei due casi; un aspetto spesso trascurato nel racconto politico del '900. Una metà circa del volume è costituita da due corpose appendici, contenenti parte degli accordi sulle riparazioni dei danni della prima guerra ed un testo di J. M. Keynes sullo stesso argomento. Il testo è preceduto da "Una nota dopo Brexit”, breve ma originale: in controtendenza rispetto al pensiero corrente, l'autore sostiene che l'uscita della Gran Bretagna non è una mutilazione per l'Unione Europea, ma l'occasione per riprendere il progetto originario.
Guerre, debiti e democrazia. Breve storia da Bismarck a oggi
Dal Trattato di Versailles al Piano Marshall, la gestione del debito ha rappresentato da sempre uno dei motori fondamentali della politica europea. Sergio Romano, osservatore d’eccezione, ce ne mostra tutta la complessità nell’ultimo secolo e mezzo, evidenziando le interdipendenze tra i Paesi, l’importanza della fiducia reciproca per avviare la ripresa e che cosa abbiamo da imparare dalla nostra storia recente per costruire un futuro migliore. Col Trattato di Versailles, al termine della Grande guerra, la Germania è condannata a pagare in trent’anni 132 miliardi di marchi d’oro. Le conseguenze della miopia dei vincitori emergono presto: una Germania frustrata e indignata diventa il vivaio ideale per la nascita del nazismo. Dopo la Seconda guerra mondiale tutto cambia: il Piano Marshall finanzia la ricostruzione europea e, più tardi, nella conferenza di Londra del ’53, i Paesi creditori decidono di cancellare metà del debito tedesco. Ma non esistono solo i debiti di guerra, ci sono anche quelli contratti in tempo di pace. L’Europa degli anni più recenti ha affrontato la questione senza riuscire a dimostrare unità. Il caso del debito greco esplode nel 2009, seguito da una crisi di rapporti greco-tedeschi: la Grecia accusa la Germania di non aver onorato i debiti contratti con la guerra, mentre i tedeschi accusano la Grecia di aver truccato i conti. L’Unione vacilla sotto il peso della crisi. Oggi, per capire le polarizzazioni e i contrasti sulle politiche dell’austerità è fondamentale isolare gli snodi storici che hanno definito i rapporti tra creditori e debitori in Europa. È quello che fa Sergio Romano attraverso gli ultimi centocinquant’anni, sottolineando come la fiducia reciproca tra i popoli abbia svolto una funzione fondamentale per superare i momenti di difficoltà e avviare la ripresa.
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Edizione:2
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Anno edizione:2018
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Pier Claudio Antonini 04 marzo 2017
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