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Anno edizione: 2010
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I problemi psicologici di Clay, così impellenti in "Meno di zero", sembrano essersi risolti in "Imperial Bedrooms" o almeno questa è l'impressione iniziale. Clay è il protagonista assoluto di un noir abbastanza riuscito, in dei punti un po' scontato,ma in cui la parte del leone la fanno lo stile impeccabile e la scrittura immediata di Ellis. Appaiono magari un po' gratuite le immagini di estrema violenza che ricompaiono e che lasciano una certa inquietudine in chi non conosce ancora l'autore.
L'ultima opera di Ellis perde mordente, si stiracchia fino alla fine e tra un clichè e una tortura riesce a stento a guadagnare la superficie. Sufficienza strappata a pelo da uno dei più grandi scrittori americani di sempre, che con Imperial Bedrooms affronta (a suo dire) il bisogno incolmabile di sapere che fine hanno fatto Clay e soci. Quella che nasce come l'idea di una storia d'amore (quella tra Blair e Clay) si trasforma in una catena di avvenimenti in cui sesso, morte e mistero si mescolano in un noir in cui Raymond Chandler ha, bene o male, il 50 percento della paternità dell'opera. Ellis è il solito mago dei dialoghi e, cosa non scontata, in "Imperial Bedrooms" il Ragazzone di Los Angeles recupera addirittura i fasti minimalisti di un tempo. Peccato che la storia sia di fatto un calderone di scene già viste e dialoghi, pur rapidi e immediati, a tratti snervanti per la "consueta" tendenza a lasciarli in sospeso e non arrivare mai al punto. I messaggi misteriosi, le macchine misteriose, gli oggetti spostati in modo misterioso non tolgono, ma neppure danno granchè alla storia. Ripeto, la bravura stilistica di Ellis non si discute (in particolare la descrizione dell'incontro con Trent al molo), ma servirebbe un bel colpo di spugna al passato e trovare la forza di scrivere qualcosa di nuovo. Sembrava che con Lunar Park Ellis avesse abbandonato i risentimenti nei confronti del padre e avesse archiviato le manie persecutive e le torture sanguinolente, ma a quanto pare non è così. Visto che è uno dei miei autori preferiti lo voglio ritrovare in forma e non una semplice fotocopia dell'istrione del Brat Pack.
ellis ben racconta il suo mondo fatto di personaggi vuoti e quasi spettrali ma in questo libro manca qualcosa, forse dovuto al fatto di voler quasi virare verso una storia a metà da crime e noir lontano dai livelli dei primi 4 libri, speriamo solo che come dice lui stesso questo non sia l'ultimo suo libro
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