Non ho ancora trovato un suo libro "non necessario", ogni argomento che ha affrontato lo ha fatto bene ed è riuscito a cambiare qualcosa - nonostante l'odio da cui è circondato. Questo libro continua ad essere troppo attuale e di questi tempi la situazione sta solo peggiorando. Non si tratta mai di "cose che si sanno" "retorica" ciò che accade bisogna divulgarlo, altrimenti resteremo con tg, talk show e social silenziosi o che affrontano i problemi nel modo sbagliato. Quello giusto è dare voce a chi queste situazioni le vive, le subisce e chi cerca e riesce ad aiutare nonostante persone al potere che se ne fregano. 《La fotografia è in molti casi archetipo della testimonianza. C'è una prova, c'è un corpo che la raccoglie, c'è la scelta: la scelta di essere lì.》 《Chi crede che l'immigrazione si fermi davanti a qualcosa non ha capito nulla, non si ferma davanti a nulla, perché chi vuole sopravvivere cerca di farlo in qualunque modo.》 《Non c'é un perché, ci sono cose che devono essere fatte e basta. O forse perché se fossi io a essere uno dei sommersi, vorrei essere salvata.》 Poche volte sentiamo chi si mette nei panni delle persone che sono costrette all'attraversata e qui troviamo tante voci e umanità. 《Come ritrovare una verità che sia strada di ascolto, di ricerca e non cibo premasticato, predigerito da dare in pasto a lettori e telespettatori (considerati, in fin dei conti, solo elettori) verso i quali non si nutre alcuna stima, alcun rispetto?》
In mare non esistono taxi. Ediz. speciale
"Questo libro è una testimonianza", recita l'incipit del volume: un ragionamento sul fenomeno migratorio e sulle esperienze di chi questo dramma lo vive, lo osserva, lo documenta. Così, pagina dopo pagina, troviamo una carrellata di immagini dei fotografi che hanno seguito il tema da vicino nelle sue varie accezioni con i commenti di Saviano: le rotte, le traversate nel mar Mediterraneo e, prima, nel deserto del Sahara, i centri di detenzione in Libia e altrove, la permanenza in Italia, i salvataggi in mare a opera delle ONG e della Guardia Costiera italiana. Una raccolta di fotografie dei più grandi autori internazionali che hanno documentato il tema si intreccia con il racconto di Saviano, che a sua volta le contestualizza analizzando anche in dettaglio i casi più significativi che sono stati pubblicati sulla stampa. Da dove partono i migranti? Perché sono costretti a fuggire da alcune regioni dell'Africa passando per la Libia, dove vengono trattenuti a forza nei centri di detenzione, e costretti a pagare cifre vertiginose per potersi imbarcare alla volta dei paesi europei? Questi viaggi sono sempre estremi, i barconi sono vecchi e sovraccaricati, le condizioni disumane. Un ruolo fondamentale dal punto di vista umanitario è svolto proprio dalle ONG, definite colpevolmente "taxi del mare" e allontanate dal mare dove la loro presenza era un soccorso fondamentale, unico. Saviano dà spazio anche ai volti degli operatori di Medici Senza Frontiere che salvano le persone in mare, con i loro ritratti sul campo. Così nel libro troviamo anche una conversazione con Irene Paola Martino, infermiera della nave Bourbon Argos. La voce di Roberto Saviano, con le sue lucide riflessioni, accompagna il lettore attraverso questo percorso visivo e umano intervistando anche quattro grandi interpreti della fotografia internazionale che si sono distinti per il loro lavoro sul tema dell'immigrazione: Paolo Pellegrin, Giulio Piscitelli, Olmo Calvo e Carlos Spottorno.
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Autore:
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Anno edizione:2023
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In commercio dal:20 ottobre 2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Sarandom 11 novembre 2022Necessario
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matteo pasqua 21 giugno 2019
Libro ben curato, con testimonianze e interrogativi, che ci deve far riflettere sulle decisioni attuali e passate, sul perché si preferisce il tweet immediato e non l'approfondimento di tematiche attraverso interviste, lettura di testi o video-conferenze. La frase che mi ha colpito molto riguarda la citazione di Alessandro Leogrande che riporto di seguito: "Quando tra cento anni studieranno i fondali del Mediterraneo, trovando le decine di migliaia di cadaveri e di relitti, crederanno che si sia combattuta una guerra di cui le cronache non portano traccia, una guerra che, in effetti, si combatte ogni giorno senza che se ne abbia realmente la consapevolezza".
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Maria Concetta PANZECA 27 maggio 2019
..eccessivo ... pesante... in molti argomenti scontato !!...direi non necessario ... eopi uscito "stranamente" sotto elezioni !!....una casualità ???...non credo...come tutte le mosse che fa Saviano !!
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