Io & il cane (e poco altro)

Un libro che mi è piaciuto moltissimo. Nelle pieghe di un racconto semplice ma avvincente, nella serie di piccole avventure di un quattrozampe che sembra "saperle tutte" si annida una verità di cui l'autore ci rende partecipi: la vita con un cane rende gli uomini, in qualche modo, migliori. Anche qui dove la convivenza tra Dimitri e Lapo (definito giocosamente "bestio") comincia per forza e finisce come un reciproco, intoccabile patto di complicità e amicizia. La prosa, pur scanzonata e amichevole, è ottima e ricca di spunti intelligenti ma inseriti con leggerezza affinchè nulla tolga spazio al geniale protagonista. Da leggere perché è una bella storia che regala tanti sorrisi e, forse, il rammarico di non aver potuto camminare con quei due nelle stradine tra la pineta di Lignano o dietro la spiaggia...

Un libro che si legge con facilità. La prosa è leggera e la storia avvincente narra con uno sguardo un po’ scanzonato le vicende di un bizzarro cane che sembra saperla lunga sulla vita della sua famiglia e non solo. La storia racconta in modo ironico il cammino fianco a fianco di Dimitri e Lapo chiamato simpaticamente “bestio”. Con sguardo divertito lo scrittore racconta la voglia di indipendenza e l’intelligenza del suo cane. Questo insolito quadrupede infatti sa elargire con uno sguardo o con il suo comportamento, messaggi assai eloquenti agli umani che gli capitano tra le zampe. Lapo inizialmente non è stato una scelta per Dimitri, ma come spesso accade, chi non si sceglie e capita nell’esistenza altrui per caso, si dimostra una delle presenze più importanti: in poche parole un dono, che accompagna, plasma e arricchisce la vita del suo amico umano. Anche il finale, ineluttabile come giustamente viene ricordato, non ha nulla di melodrammatico, ma lascia trasparire solo affetto per quello che, per lo scrittore, è diventato il “suo” cane.