L'irrazionale, il lavoro, l'amore
Non v’è nella realtà nessuna ragione. Anzi non v’è in essa né ragione, né non-ragione. Perché i concetti “razionale” e “irrazionale”, sono soltanto concetti della nostra mente, contributi recati unicamente da essa nel suo concepimento dei fatti, ma che a questi non appartengono. [...] Nella realtà non v’è che la realtà sola, cioè i fatti. Essi non sono né razionali né irrazionali. Non sono dominati o diretti da una forza chiamata ”razionalità” o “irrazionalità”, come, diceva Hume, non sono dominati da una forza chiamata “necessità”, “necessità logica”, che li costringa ad essere quello che sono, e che, già prima del loro manifestarsi, escluda che essi possano essere diversi dal come si manifesteranno. Né razionali, né irrazionali, né necessari, sono i fatti. Sono semplicemente. Non fanno che essere. Non fanno che prodursi. È soltanto la mente umana che contemplandoli dappoi vi scorge la razionalità, l’irrazionalità, la necessità – ossia vi aggiunge e vi immette arbitrariamente questa che è una sua contribuzione.
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Anno edizione:2021
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