L'isola dei battiti del cuore - Laura Imai Messina - copertina
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Letteratura: Italia
L'isola dei battiti del cuore
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Descrizione

Dopo Quel che affidiamo al vento, Laura Imai Messina torna a un luogo incredibile eppure reale del Giappone. E, nel viaggio in cui ci conduce, ci permette di avvicinarci a un modo diverso di concepire la vita e i suoi smarrimenti. Ma soprattutto ci dona una delle chiavi essenziali per interpretare il presente: quella per ritrovare la felicità perduta.


Alle porte di Tōkyō, in una cittadina lambita dall'oceano e circondata dalle montagne, sorge la casa dove Shūichi ha trascorso l'infanzia e dove ha appena fatto ritorno. Shūichi è un noto illustratore, ha quarant'anni e una cicatrice in mezzo al petto. È ossessionato dal proprio cuore che si ausculta ogni sera e dalle memorie confuse che ha del passato. Sua madre, per proteggerlo dai dispiaceri, ne ha manipolato i ricordi d'infanzia: di tutti i suoi piccoli drammi gli ha sempre raccontato una versione migliore. Ma se non si ha la certezza di aver sofferto in passato e di avercela fatta, da dove si ricava il coraggio di tentare ancora? È allora che Shūichi si accorge di un misterioso bambino che si aggira intorno alla casa. Questa strana presenza fa nascere in Shūichi molte domande: chi è quel bambino che lo osserva e perché ha scelto la sua casa? E soprattutto: come si pesca un pesce-bambino? Shūichi scopre che il pesce-bambino si chiama Kenta, ha otto anni e vive prodigiose avventure nella solitudine più assoluta. Ma il pesce-bambino che è Kenta e il disegnatore surfista che è Shūichi, stringono giorno dopo giorno una straordinaria amicizia e quell'incontro cambierà per sempre la loro vita. Li porterà in un luogo che batte al ritmo del cuore, pronunciato in tutte le lingue del mondo. È Teshima, un'isoletta remota nel sud-ovest del Giappone, dove sorge l'Archivio dei Battiti del Cuore.

Dettagli

10 ottobre 2023
304 p., Brossura
9788855447935

Valutazioni e recensioni

  • Baghy
    Non avere ricordi dolorosi rende automaticamente felici?

    È così vero che “tutto può iniziare pure da una menzogna, ciò che conta è solamente dove va”? E che “la fine se ne frega di come iniziano le cose. La differenza la fa unicamente la fiducia: se credi nella felicità tanto da immaginartela vera, quella prima o poi arriva.”? Io non ne sono certo. Lo sviluppo del romanzo va comunque in questa direzione con coerenza e delicatezza. Shūichi, un illustratore quarantenne, ha impressa sul petto la cicatrice fisica di un’operazione al cuore subita da ragazzino. Che ne determina l’ossessione per il proprio battito. Ma la cicatrice è anche simbolica. Sono le sofferenze. La morte tragica di un figlio. Quella della madre. Quest’ultima si è autoimposta la missione di manipolare i ricordi d’infanzia del figlio. Edulcorando i dispiaceri e sostituendoli con una versione della realtà migliore. Come se questo potesse assicurare la felicità al figlio. Da adulto Shūichi si scontra con un dilemma. Se non ti viene concessa la consapevolezza di aver sofferto e di avercela fatta, cosa può spingerti a riprovarci di fronte ai drammi che la vita ti pone di fronte? Shūichi ce la fa grazie alla conoscenza di Kenta, un bambino che frequentava la casa materna e che gli fa riscoprire la bellezza di lasciarsi coinvolgere dalle relazioni umane. “Perché è l’amare, non l’essere amati, che conta… si era convinto che una buona infanzia significasse quello in sostanza: essere stati amati a tal punto e in tale benedetta abbondanza da potersi permettere un giorno la posizione inversa, quella di chi ama.” È un romanzo di rinascita. Forse un po’ consolatorio, ma non certo semplicistico. L’ambientazione è suggestiva e sognante. L’espediente dell’isola di Teshima, dove sono archiviate migliaia di pulsazioni cardiache di persone, vive o già ombre, è affascinante e incombe positivamente in tutto il libro. La voce dell’autrice è definita anche se non travolgente. Nel complesso un’ottima lettura

  • VB91

    Un balsamo per l'anima... Da leggere assolutamente!

  • Nonú
    Rilassante

    È come se questo libro avesse la voce di un saggio anziano, un sussurro dolce e gentile. Alterna racconti con piccole parentesi di saggezza, storia entusiasmante e commovente.

Conosci l'autore

Foto di Laura Imai Messina

Laura Imai Messina

1981, Roma

Laura Imai Messina è un'autrice italiana. Nata a Roma, a 23 anni si è trasferita a Tokyo dove ha conseguito un PhD presso la Tokyo University of Foreign Studies. Insegna in alcune delle più prestigiose università della capitale. Ha esordito con successo nel 2014 con Tokyo Orizzontale (Piemme). Nel 2018, sempre per Piemme, è uscito Non oso dire la gioia e nel 2022 L' isola dei battiti del cuore . Altre sue pubblicazioni: il best-seller Wa, La via giapponese all’armonia (Vallardi, 2019), Quel che affidiamo al vento (Piemme 2020), Tokyo tutto l'anno (Einaudi 2020), Le vite nascoste dei colori (Einaudi 2021), Il Giappone a colori (Einaudi 2023), Tutti gli indirizzi perduti (Einaudi 2024). Il suo stile raffinato...

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