La scultura preromana in area centro-italica: Problemi archeologici, tecnologici ed epigrafici del terzo millennio

Il volume raccoglie gli atti degli incontri di studio che si sono tenuti a Chieti nel 2019, in occasione del sessantesimo anniversario del “Museo Archeologico Nazionale degli Abruzzi e del Molise”, oggi parte dei “Musei Archeologici Nazionali di Chieti”. Le giornate di studio, organizzate in collaborazione con l’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, si sono incentrate sui temi e i problemi della scultura preromana con un primo incontro su “Materiali e tecniche scultoree” e un secondo dedicato alle “Immagini parlanti”, rivolto anche alle questioni epigrafiche. Gli incontri hanno permesso di confrontare esperienze e professionalità diverse, aggiornando gli orientamenti della ricerca con attenzione non solo per l’ambito medio-adriatico, ma anche per le altre culture etrusche e italiche. Gli interventi di specialisti italiani e stranieri sono confluiti in un unico volume che, rispettando l’ordine cronologico delle testimonianze investigate, sono stati riuniti anche in macrotemi. Il volume offre così un nuovo sguardo d’insieme alle tecniche e agli strumenti di lavorazione tradizionali, alla contestualizzazione storica e archeologica di sculture e complessi monumentali, alla riflessione sulle più recenti scoperte, ai nuovi orientamenti della ricerca con il coinvolgimento anche delle indagini archeometriche, includendo anche l’esplorazione e la creazione di percorsi virtuali. Sono così affrontate le sculture di Mont’e Prama, il guerriero di Numana, le sculture funerarie dall’Abruzzo preromano a partire dal guerriero di Capestrano, i monumenti scultorei ed epigrafici di Penna Sant’Andrea con il loro contesto, senza trascurare il côté etrusco, con le sfingi chiusine, le sculture della Tomba Lattanzi di Norchia, le tecniche dei lapicidi di urne ellenistiche, fino alle tecniche e alle espressioni epigrafiche di area sannitica. L’approfondimento di tecniche, materiali, modelli e significati delle espressioni scultoree, fornisce nel complesso una comprensione più profonda del patrimonio culturale preromano.