Premessa : non è necessario leggere “Liberi come la neve”, in quanto come specifica l’autrice, è un libro a sé e poi Hurst nel suo racconto cita alcuni eventi e ne fa una breve spiegazione. Mi è piaciuto molto il fatto che a narrare fosse proprio il nostro Hurst. Anche se la narrazione risulta un po’ lenta. Carina l’idea del “giallo”, anche se fin dall’inizio è chiaro chi è il colpevole. In questo libro Hurst sottolinea le sue paure nel dover assumere il controllo della tribù mentre Nive è al college. Nel corso del libro la loro relazione avrà degli alti e dei bassi. Come sempre ho adorato tutto il lavoro che l’autrice ha fatto nella ricerca delle tradizioni, nomi, riti ecc dei nativi perché è molto interessante. Comunque lo consiglio perché è carino, l’ho preferito rispetto al primo .
Liberi come il vento
Rita Nardi, un’autrice che scala le classifiche, ha regalato ai suoi lettori il libro che stavano aspettando. Tornano gli amatissimi protagonisti di Liberi come la neve, un successo da oltre 50.000 copie vendute. Questa volta a raccontare la storia sarà il protagonista maschile, Hurst, alle prese con le responsabilità di capotribù e con la dolorosa lontananza di Nive. Seguendo i suoi passi, impareremo a non avere paura del cambiamento. Perché la vita è imprevedibile, ma se abbiamo accanto le persone giuste ogni svolta può diventare crescita e speranza.
Devi vincere la vertigine per poter volare sempre più in alto.
Quando il vento del nord porta con sé una piuma d’aquila grigia, un grande cambiamento sta per arrivare: questa è la leggenda che gli antenati di Hurst Paytah tramandano da generazioni. Lui non ci ha mai creduto, perché il suo destino è stato stabilito sin da piccolo. Da orfano indesiderato perché solo per metà nativo, è riuscito a conquistare la fiducia della tribù ed è stato scelto per diventare capo. Hurst, però, è solo un ragazzo, e si sente inadatto a comandare perché è tutto fuorché calmo e razionale. Per fortuna c’è Nive che, con i suoi timidi sorrisi e i suoi guanti rossi, gli ha mostrato che la gentilezza può sciogliere anche il ghiaccio più duro e che si può essere completi anche quando ci si sente a metà. Eppure, ora che lei è lontana per studiare al college, Hurst si sente sempre più insicuro e il vecchio dubbio di non essere all’altezza lo tormenta. Come se non bastasse, sul suo comodino compare all’improvviso una piuma d’aquila grigia. Mentre ne osserva i riflessi, si sente invadere dalla paura: forse il destino suo e di Nive non è di restare legati per tutta la vita; forse basterà una folata di vento per distruggerli. Ora Hurst deve scoprire che solo chi affronta la vertigine ha la forza per spiccare il volo.
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Autore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Giuls 22 gennaio 2025Carino
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BookloverCity 10 gennaio 2025
Un testo delizioso, raccontato con gli occhi stavolta del protagonista Hurst, affacciandosi, in questo testo, al suo passato e alla vita in sé nella Riserva Nativa. Tante domande che sono nate durante la lettura del primo libro ora trovano le loro risposte. La narrazione scorre come sempre fluida, la mano della Nardi è delicata e allo stesso tempo ritmica e intrigante, piena di suspense. Come in ogni sua storia, vi è una piccola indagine che si svolge fra le pagine che da quel tocco in più al libro, distaccandolo dalla sola categoria romantica. Ciò che lo rende unico è l'aver continuato la storia dal un punto in cui le vicende sono terminate nel libro precedente. Infatti 'Liberi come il vento' parte dall'epilogo finale di 'Liberi come la neve' e le vicende si svolgono nei due anni che seguono prima del capitolo speciale visto con gli occhi di Hurst. La Nardi è riuscita 'quasi' a interpretare bene ciò che concerne la sfera emotiva di un ragazzo, che sappiamo bene si discosta da quella femminile. I panni di Hurst li ha saputi indossare. Dico quasi, perché un pochino, avendo scritto lei solo dei pov femminili e giusto qualche capitolo dall'altra parte, si nota un certo attrito, che so nel tempo svanirà (bisogna solo fare pratica quando si ha del potenziale). Ciò nonostante, la lettura resta nel massimo del suo potenziale. Diciamo che si evince che alcune emozioni sono più distaccare rispetto a ciò che ci si aspetta per la potenza con cui vengono narrate. Letteralmente, entrambi i tomi sono storie a sé che si possono anche leggere senza aver letto l'altro. Personalmente, anche questo libro mi ha preso molto e lo consiglio a chi, avendo letto il primo, vuole conoscere meglio Hurst, ma anche a chi magari è solo incuriosito da questa storia.
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Fede77 09 gennaio 2025Bellissimooooooo
Rita Nardi una garanzia. Il suo modo di scrivere fa venire voglia di leggere. Riesce sempre ad emozionarmi.
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