(Assam 1961) scrittrice, saggista e attivista indiana. Ha esordito sulla scena letteraria nel 1997 con il romanzo d’ispirazione autobiografica Il dio delle piccole cose (The god of small things, vincitore del Booker Prize), ambientato nel Kerala degli anni ’70, dove convivono intoccabili, comunisti, indù, cattolici, intellettuali, turisti e imprenditori; attraverso le vicende di una famiglia la narrazione ricostruisce quelle più generali di una nazione, le tradizioni culturali e i cambiamenti portati dal contatto con l’Occidente, e spostandosi di continuo dal presente al passato assume tratti epici. Il suo secondo romanzo è Il mistero della suprema felicità, edito nel 2017.
Indirizzatasi all’attivismo politico e pacifista, è diventata una delle voci forti del movimento antiglobalizzazione e ha pubblicato diversi saggi aspramente critici su temi socio-politici quali la crisi della democrazia, il neoimperialismo, lo sfruttamento delle risorse e il divario fra Nord e Sud del mondo (La fine delle illusioni, 1999; Guerra è pace, War is peace, 2002; Guida all’impero per la gente comune, An ordinary person’s guide to empire, 2004; I fantasmi del capitale, Capitalism. A ghost story, 2014; Cose che si possono e non si possono dire, Things that can and cannot be said, con John Cusack, 2016; In marcia con i ribelli, 2017; Il mio cuore sedizioso, 2019). Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Guanda.