(Baltimora, Maryland, 1926 - Fire Island, Long Island, 1966) poeta statunitense. Con K. Koch e J. Ashbery costituì il primo nucleo di quella «scuola di New York», che tra il 1955 e il 1960, fu l’epicentro di un incontro fra i diversi linguaggi artistici (poetico, pittorico, musicale, teatrale) esplorati alla ricerca di una matrice comune. Nelle sue raccolte Meditazioni in una situazione d’emergenza (Meditations in an emergency, 1957, nt), Poesie all’ora di pranzo (Lunch poems, 1963, nt), Poesie d’amore (Love poems, 1965, nt) e il postumo Poesie scelte (The selected poems of F.O’H., 1974, nt) il testo poetico si configura non come prodotto finito, ma come accadere continuo, scambio ininterrotto di energia tra l’artista e i suoi materiali, in cui la parola assume la forza di un gesto; nel cosmo urbano, elevato a natura seconda, l’io poetico si pone come possente cronista della caotica e precipitosa realtà di cui pure è protagonista. Postuma è uscita la raccolta di saggi Stando fermo e camminando per New York (Standing still and walking in New York, 1975, nt).