(Vienna 1891 - Berlino 1958) drammaturgo austriaco. All’avvento del nazismo emigrò negli Stati Uniti. Esordì nell’ambito dell’espressionismo con Gioventù malata (Krankheit der Jugend, 1928) e I delinquenti (Die Verbrecher, 1929); passò poi a un’analisi amara e obiettiva della società del primo dopoguerra, alla luce anche delle teorie freudiane. Oltre che ai conflitti erotici e all’esame di alcuni errori giudiziari, applicò il metodo psicoanalitico alla ricostruzione di episodi storici (Elisabetta d’Inghilterra, Elisabeth von England, 1930). I primi drammi di B., allestiti con l’ausilio di nuove tecniche, come proiezioni, montaggi e scene simultanee, ebbero un notevole successo. Negli ultimi anni, tuttavia, lo scrittore s’indirizzò verso la rielaborazione classicistica di motivi tratti dalla tradizione letteraria.