(Città di Messico 1581? - Madrid 1639) drammaturgo spagnolo. Per la sua deformità (era gobbo e storpio) fu oggetto di burle anche feroci da parte di poeti e letterati del tempo. La sua infelice condizione o meglio la sua solitudine esistenziale è forse alla base dell’intenso impegno morale, della costante ricerca delle ragioni più autentiche della dignità umana, che caratterizzano il suo teatro. La sua opera (una ventina di testi) si distacca per alcuni aspetti dalla drammaturgia spagnola contemporanea. Più compassato, più semplice e misurato nelle parti narrative, R. de A. è capace di un raffinato, sottile equilibrio realistico, di un’intensa e delicata raffigurazione psicologica dei personaggi. I muri ascoltano (Las paredes oyen, 1628) è la sua opera più significativa. Tra le altre sue opere ricordiamo soprattutto La verità sospetta (La verdad sospechosa, 1634) e Il tessitore di Segovia (El tejedor de Segovia, 1634).