(Gand 1878 - Zwijnaarde, Gand, 1929) scrittore belga di lingua fiamminga. Giornalista e critico letterario, professore di letteratura neerlandese all’università di Gand, è il massimo esponente della poesia fiamminga degli inizi del Novecento. Scrisse numerosi volumi di liriche (La casa paterna, 1903; L’ombra dorata, 1910; Dio sul mare, 1926; Il lago di montagna, 1928), che costituiscono una sorta di vasta autobiografia interiore. Formatosi al simbolismo francese, ne introdusse le strutture linguistiche e immaginative nella letteratura del suo paese. Scrisse anche opere narrative e saggistiche e tradusse l’Iliade di Omero.