Leslie Allan Murray è uno dei maggiori poeti australiani della sua generazione e un critico letterario molto influente. Nazionalista e repubblicano, vede nella scrittura un aiuto per definire in termini culturali e spirituali che cosa significa essere australiano.
Nato in un villaggio del New South Wales, ha passato la sua infanzia e l'adolescenza nella fattoria del padre, in mezzo alle colline e circondato dalla bellezza del paesaggio rurale, e proprio questo sarà l'ambiente privilegiato di molte sue poesie. Proveniente da una famiglia povera, Murray si identifica con i non privilegiati, con coloro che provengono dalla campagna povera, e questo gli ha fornito un forte senso di unità con gli Aborigeni e con la cultura popolare. Infatti, una sua raccolta di poesie scelte avrà come titolo The Vernacular Republic, nella convinzione che attraverso l'uso del linguaggio realmente parlato dagli uomini i poeti possono parlare a e per le persone.
Nel 1957 si reca all'Università di Sydney per studiare Lingue Moderne. A Sydney si converte al Cattolicesimo, che sarà da ora in poi molto presente nei suoi versi. Abbandona Sydney senza aver conseguito la laurea nel 1960 e diviene traduttore di materiale scolastico presso l'Australian National University di Canberra. Il suo primo volume di poesie, The llex Tree, vince il Grace Leven Prize nel 1965 e nello stesso anno Murray esce per la prima volta dall'Australia, per partecipare al British Commonwealth Arts Festival Poetry Conference. In seguito, viaggerà tra Inghilterra ed Europa per un anno, rafforzando ancora di più l'amore e l'attaccamento per la sua terra.
Ritornato in Australia termina gli studi e si laurea nel 1969, cominciando a svolgere l'attività di poeta a tempo pieno. Collabora anche con importanti riviste letterarie e i suoi saggi saranno pubblicati in vari volumi (The Peasant Mandarin, 1978; Persistence in Folly, 1984; Blocks and Tackles, 1990; A Working Forest, 1997).
Al primo volume di poesie seguiranno The Weatherboard Cathedral (1969), Poems Against Economics (1972), Selected Poems: The Vernacular Republic (1976), Ethnic Radio (1977), The Boys Who Stole the Funeral (1980), Equanimities (1982), The Vernacular Republic: Poems 1961-1981 (1982), The People's Otherworld (1983), The Daylight Moon (1987), The Idyll Wheel (1989), Dog Fox Field (1990), Translations from the Natural World (1992), Subhuman Redneck Poems (1996), Fredy Neptune (1998) e l'ultimo Conscious & Verbal (2000).
I temi principali della sua poetica sono la celebrazione della vita e della natura nella sua diversità, il senso di santità dell'esistenza umana, la celebrazione della tradizione popolare e delle radici australiane, combinata con un radicato spirito cosmopolita.
Murray è riconosciuto come uno dei migliori poeti della sua generazione in Australia e ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui recentemente il Petrarch Prize. Ha vissuto fino al 1988 a Sydney, per poi muoversi in campagna, in una fattoria vicino a dove è cresciuto.
In Italia è pubblicato da Giano e Adelphi: Freddy Nettuno (Giano, 2004), Un arcobaleno perfettamente normale (Adelphi, 2004), Lettere dalla Beozia. Scritti sull'Australia e la poesia (Giano, 2005).