(Laleham, Middlesex, 1822 - Liverpool 1888) poeta e critico inglese. Fu ispettore scolastico (1851-83) e studiò i problemi dell’insegnamento; dal 1857 al 1867 tenne la cattedra di poesia a Oxford. Pubblicò alcune raccolte poetiche (1853, 1855, 1867, che comprendono poesie notevoli, come La spiaggia di Dover, Dover Beach; A Margherita, To Marguerite; Lo zingaro sapiente, The scholargipsy; Tirsi, Thirsis), una tragedia, Merope (1858), basata sui canoni classici, e numerose opere in prosa, tra cui: le tre serie di Saggi critici (Essays in criticism, 1865 e 1888), dove figura uno studio su Leopardi; Cultura e anarchia (Culture and anarchy, 1869); Letteratura e dogma (Literature and dogma, 1873). Nello scritto su L’Inghilterra e la questione italiana (England and the italian question, 1859) appoggiò la causa dell’indipendenza del nostro paese. A. condivise con altri intellettuali vittoriani la reazione al materialismo della società borghese. Nelle poesie, il cui tono elegiaco contrasta con i suoi intenti di rappresentazione critica, espresse la solitudine dell’individuo; nei saggi tese ad affermare i valori etici della letteratura e quelli estetici della religione.