(Bucarest 1880-1967) poeta romeno. Di estrazione operaia, autodidatta, dopo una giovinezza irrequieta, si dedicò al giornalismo. Esordì nella letteratura nel 1927 con la raccolta di liriche Accordi di parole, cui seguirono altri volumi di poesie: Fiori di muffa (1931), Foglie (1961), Nuove poesie (1963), Notte (1967), Rami (1970). I temi centrali sono l’appassionato e contraddittorio rapporto col divino, l’uomo come creatore ed essere sociale, le cose e i sentimenti domestici. Scrisse anche opere in prosa: i racconti di La porta nera (1930) e i romanzi Icone su legno (1930), Il cimitero dell’Annunciazione (1936), I pianeti della fortuna (1946), Mondo vecchio, mondo nuovo (1958), Col bastone per Bucarest (1961). Il suo lessico eccezionalmente ampio dà spazio anche all’osceno, al ripugnante, al dissacrante, e ama gli accostamenti rari e sorprendenti.