Il linguaggio mafioso. Scritto, parlato, non detto
In che modo un'associazione che ha fatto del silenzio, e di tutto ciò che apparentemente è l'antitesi della comunicazione, il suo carattere distintivo ha dato luogo a un sistema di comunicazione riconoscibile come tale? L'obiettivo è quello di analizzare il linguaggio usato dalla mafia in maniera organica, cercando di offrire una prima panoramica dei capisaldi del suo apparato comunicativo. Pizzini, lettere di scrocco, intercettazioni, testimonianze e silenzi sono gli elementi che ne costituiscono l'impianto comunicativo, in costante oscillazione fra una comunicazione interna e una comunicazione esterna, due facce distinte ma complementari.
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Edizione:2
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Anno edizione:2019
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