Lolita letto da Marco Baliani. Audiolibro. CD Audio formato MP3 - Vladimir Nabokov - copertina
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Letteratura: Russia
Lolita letto da Marco Baliani. Audiolibro. CD Audio formato MP3
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Descrizione


Strazio e incanto, insieme a scintillante ironia, abbondano in "Lolita", il romanzo più celebre di Nabokov che racconta la storia dell'ossessiva e fatale passione del professor Humbert Humbert per la "ninfetta" Dolores Haze. Motel dopo motel, la vicenda si snoda lungo le strade americane nella forma di una confessione onesta e disperata. Meraviglioso romanzo, ha ispirato l'omonimo film di Stanley Kubrick.

Dettagli

25 febbraio 2015
Audiolibro
The underground railroad
9788898425228

Valutazioni e recensioni

  • Un libro intrigante e intellettualmente morboso, ma niente affatto compiaciuto nel suo sviluppo. Non c'è niente di pornografico (la letteratura contemporanea ci ha abituato a ben altro) quanto un'esplorazione dell'animo umano maschile nella decadenza dei sensi. Il suo merito ancora oggi è quello di arrivare sul ciglio dell’abisso, dando forma letteraria a un’ossessione che per sua natura non può essere risolta e di focalizzare sull'effimera voluttà della bellezza in fiore, visivamente lo stesso processo di David Hamilton con le sue fotografie negli anni settanta di conturbanti adolescenti. Una sensualità molto snobistica e assai poco erotica, così come questo romanzo scritto in maniera elegante e quasi distaccata, come si conviene ad un intellettuale nato nel crepuscolo dell’ottocento e figlio dell’ultima nobiltà russa prima della rivoluzione e poi emigrato negli Stati Uniti, scacchista ed entomologo di fama: uno snob appunto. Il romanzo si legge bene ma non è una lettura appassionante: da lettore ammetto l’atteggiamento intellettualistico a mia volta di poter dire di conoscerne non solo il titolo (un po’ come mi era successo anche con quell’On The Road di Kerouac che fu l’altro romanzo-cult di quegli anni). A rileggerlo a sessantanni ho capito meglio i viaggi mentali del protagonista Humbert Humbert (che alla prima lettura nel 1968 mi ricordava tantissimo l’allora vice-presidente americano Hubert Humphrey) ma anche ho fatto un po’ fatica ad arrivarci in fondo. Oggi consiglierei la lettura del libro soprattutto per confrontarlo con il film di Kubrick, che a Lolita oltre al nome ha saputo dare anche il volto giusto per diventare un’icona assoluta. Ma questa è un'altra storia.

  • Un libro intrigante e intellettualmente morboso, ma niente affatto compiaciuto nel suo sviluppo. Non c'è niente di pornografico (la letteratura contemporanea ci ha abituato a ben altro) quanto un'esplorazione dell'animo umano maschile nella decadenza dei sensi. Il suo merito ancora oggi è quello di arrivare sul ciglio dell’abisso, dando forma letteraria a un’ossessione che per sua natura non può essere risolta e di focalizzare sull'effimera voluttà della bellezza in fiore, visivamente lo stesso processo di David Hamilton con le sue fotografie negli anni settanta di conturbanti adolescenti. Una sensualità molto snobistica e assai poco erotica, così come questo romanzo scritto in maniera elegante e quasi distaccata, come si conviene ad un intellettuale nato nel crepuscolo dell’ottocento e figlio dell’ultima nobiltà russa prima della rivoluzione e poi emigrato negli Stati Uniti, scacchista ed entomologo di fama: uno snob appunto. Il romanzo si legge bene ma non è una lettura appassionante: da lettore ammetto l’atteggiamento intellettualistico a mia volta di poter dire di conoscerne non solo il titolo (un po’ come mi era successo anche con quell’On The Road di Kerouac che fu l’altro romanzo-cult di quegli anni). A rileggerlo a sessantanni ho capito meglio i viaggi mentali del protagonista Humbert Humbert (che alla prima lettura nel 1968 mi ricordava tantissimo l’allora vice-presidente americano Hubert Humphrey) ma anche ho fatto un po’ fatica ad arrivarci in fondo. Oggi consiglierei la lettura del libro soprattutto per confrontarlo con il film di Kubrick, che a Lolita oltre al nome ha saputo dare anche il volto giusto per diventare un’icona assoluta. Ma questa è un'altra storia.

Conosci l'autore

Foto di Vladimir Nabokov

Vladimir Nabokov

1899, Pietroburgo

Vladimir Vladimirovic Nabokov nacque da una famiglia della vecchia nobiltà russa che, dopo la rivoluzione del 1917, emigrò in Occidente. Completati gli studi a Cambridge, visse in Inghilterra, Francia e Germania, acquistando, con i suoi primi scritti in russo, sotto lo pseudonimo di «Sirin», vasta notorietà nell’ambiente dei suoi compatrioti emigrati. Nel 1940 si trasferì negli Stati Uniti, dei quali cinque anni dopo prese la cittadinanza. Da allora scrisse in inglese e tradusse in questa lingua alcune delle sue opere precedenti. Per undici anni insegnò Letteratura Russa alla Cornell University di Ithaca; negli ultimi anni visse in Svizzera, a Montreux, alternando l’attività letteraria alle sue appassionate ricerche di...

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